Articolo realizzato per Les Nouvelles Esthetiques Spa Italia (n.2 marzo 2014)
Da sempre il disegno delle sopracciglia caratterizza il volto donandogli un’espressione unica e inconfondibile che in tanti casi ha fatto storia.
Basta ricordare l’espressione ingenua della Hepburn, quella svampita della Monroe, quella altera della Dietrich o della femme fatale della Garbo; tutte divenute vere e proprie icone a cui ispirarsi e da emulare.
Quanti di noi – anche solo per un momento – hanno desiderato somigliare ad uno di questi miti? e come diretta conseguenza: quante volte a noi professionisti è stato detto “vorrei le sopracciglia alla Audrey Hepburn”?
Quello che molto spesso il professionista non fa, commettendo un grande errore, è far capire al cliente che le sopracciglia fanno parte di un tutto che va rispettato e di conseguenza devono essere realizzate non sulla base di un disegno ipotetico, ma tenendo sia l’architettura del volto che delle caratteristiche cromatiche del soggetto sul quale si va ad operare.
Ma se torniamo alle foto dei volti famosi e ci soffermiamo a guardarli con più attenzione ci rendiamo conto che non sempre il disegno delle loro sopracciglia risulta corretto rispetto alla tipologia di volto.
Ne sono un esempio lampante le attrici del primo quarantennio del novecento, contraddistinte da un arcata sopracciliare che per forma, spessore, posizione, colore e dimensione sono completamente in disarmonia con il proprio volto (vedere fig. n. 1, 2 e 3), il che dimostra l’enorme forza espressiva che posseggono le sopracciglia.
Attenzione! con ciò non voglio indurre il professionista a pensare “allora anche se sbaglio non fa nulla”. Al contrario voglio invitarlo a riflettere ancora di più sull’enorme potere che le sopracciglia rivestono su di un volto e di conseguenza che esse necessitano di essere maneggiate con estrema cura.
Ma il potere delle sopracciglia va ben oltre l’espressione…
A secondo del disegno che si va ad assegnare a queste infatti è possibile non solo modificare le proporzioni di un volto ma anche i rapporti di equilibrio che intercorrono tra gli elementi che lo costituiscono.
Per intenderci meglio basterà ricordare le sopracciglia di Cameron Diaz, una delle attrici più divertenti del cinema americano dei giorni nostri.
Attraverso un disegno ascendente la Diaz riesce ad ovalizzare il suo volto tondeggiante.
Altro esempio è la sexy Pamela Anderson, famosa bagnina di “Baywatch” che rende la sua fronte meno alta spostando più in alto il punto di altezza delle sopracciglia.
Tutto ciò ci dovrebbe far comprendere che il disegno delle sopracciglia non va tracciato in base alla moda o al gusto del professionista o – peggio ancora – del cliente ma devono essere studiate ad hoc per il cliente e realizzate su misura proprio come un lavoro sartoriale.